Staminali embrionali, verso il primo farmaco

ROMA – L’Emea, l’Agenzia europea per i medicinali, ha formalmente comunicato di aver ricevuto la prima richiesta per la valutazione di un farmaco basato su staminali embrionali e di aver convocato un gruppo di esperti per mettere a punto un documento di indirizzo sull’iter registrativo e, soprattutto, sui controlli sul rischio oncologico, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine del 2010. A riportare la notizia nell’aule parlamentari è Maria Antonietta Farina Coscioni, promotrice di un’interrogazione presentata alla Camera il 25 maggio. Ad oggi sono circa 40 gli studi preclinici in corso sulle staminali. Tra i più promettenti, secondo gli analisti – si legge nell’interrogazione – quelli della britannica ReNeuron, che usa staminali embrionali programmate per riparare i danni dell’ictus, e quelli della statunitense Geron per le lesioni del midollo spinale.

La vicenda della richiesta di valutazione del farmaco basato su staminali embionali però “è, al momento, letteralmente avvolta nel mistero, dal momento che si ignora il nome dell’azienda produttrice del farmaco, e neppure si conosce con esattezza quale patologia dovrebbe curare o quantomeno contrastare”. Per questo la parlamentare chiede al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e al ministro delle Politiche europee, Andrea Ronchi, se siano a conoscenza della richiesta e, in particolare, di sapere di quali elementi dispongano in merito all’azienda che sarebbe interessata al farmaco e alla malattia che potrebbe curare. Farina Coscioni invita inoltre i ministri, in considerazione delle implicazioni e della portata della questione, a fornire al Parlamento ogni informazione in loro possesso in ordine all’esatta evoluzione e portata del farmaco. (dp)

(27 maggio 2010)

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