QUARANTATRE’ PUNTUALI INTERROGAZIONI CHE ATTENDONO RISPOSTA.
E’ almeno dagli anni Settanta che noi radiciali denunciamo lo scandalo di centinaia di uffici ed enti finanziati dallo Stato, che vivevano e vivono di inutilità, ingoiando migliaia di miliardi di denaro pubblico; centinaia di organismi che hanno operato e operano nel modo più arbitrario, un oceano di di denaro dormiva (e dorme in banca) o veniva dissipato in sedi faraoniche. Un impero di clientelismo che la partitocrazia ieri e oggi ha difeso e difende avendovi fondato parte del proprio potere. Ora assistiamo all’abolizione “civetta” di alcuni enti come l’Isae e l’Isfol, o enti minori come l’Istituto di Astrofisica.
Nel mare magnum degli enti inutili e che da anni si sarebbero dovuti sciogliere (e non sono mai stati sciolti) nell’aprile di quest’anno ho presentato ben 44 interrogazioni, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri dell’Economia, del Turismo, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti, dei Beni culturali, dell’Interno, del Lavoro, della Salute, degli Esteri, della Pubblica Amministrazione e innovazione, della Difesa, della Gioventù, per i Rapporti con le Regioni, per conoscere il numero di dipendenti e i costi (con relative voci) nell’anno 2009, dei seguenti Enti: 1) Cassa Ufficiali della Guardia di Finanza; 2) Club Alpino Italiano; 3) Comitato per il marchio comunitario di qualità ecologica dei prodotti e per il sistema comunitario di ecogestione e audit; 4) Consorzio dell’Adda, del Ticino e dell’Oglio; 5) ENAC; 6) Ente Parco Nazionale Gran Paradiso; 7) Enti parco; 8) Fondazione Guglielmo Marconi; 9) Fondazione Il Vittoriale; 10) Fondo assistenza per i finanzieri; 11) Fondo di assistenza per il personale della polizia di Stato; 12) Fondo di previdenza per il personale appartenente ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati, finanzieri della Guardia di Finanza; 13) Fondo di previdenza per il personale dell’ex ministero delle Finanze; 14) INPS, INAIL, INDAP, ENPALS, IPSEMA, ENAPPSMASAD; 15) Istituto Agronomico d’oltremare; 16) ISTAT; 17) ISAE; 18) unione Italiana tiro a segno; 19) Istituto prevenzione e sicurezza sul lavoro-Ispesl; 20) Istituto Superiore di Sanità; 21) Lega Navale Italiana; 22) Opera nazionale per i figli degli aviatori; 23) Unione Nazionale ufficiali congedo; 24) Scuola archeologica italiana di Atene; 25) Unione accademia nazionale; 26) Istituto nazionale per studi ed esperienza di architettura navale-INSEAN, 27) Istituto opere laiche palatine pugliesi; 28) Istituto post-telegrafonici; 29) Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali; 30) Agenzia nazionale per il turismo-ENIT; 31) Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo; 32) Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione; 33) Automobil club; 34) autorità portuali; 35) Accademia Nazionale dei Lincei; 36) Aereo club d’Italia; 37) Agenzia italiana del farmaco; 38) Agenzia nazionale per i giovani; 39) istituto nazionale di beneficenza Vittorio Emanuele III; 40) Ente italiano della montagna; 41) Croce Rossa Italiana; 42) Consorzio parco nazionale dello Stelvio; 43) Consorzio parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.
Rinnovo la domanda, rimasta finora senza risposta: quanti sono i dipendenti impiegati in questi organismi? Quanto sono costati al contribuente nel solo anno 2009? L’Italia si è coperta, nel corso dei decenni, di una selva di enti del tutto inutili, che però costano al contribuente, foraggiano clientele, procurano voti. Enti inutili, molto utili a “caste” e partitocrazie. A don Luigi Sturzo che, nel lontano 1953, chiedeva con caparbia ingenuità, quanti fossero gli enti inutili, Mario Scelba rispose nominando undici (inutili) commissioni di studio. Sono trascorsi più di cinquant’anni da allora. E’ avvilente constatare che ci si sta ponendo le stesse, identiche domande…
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