ABORTO, LE LINEE GUIDA IN TEMA DI ABORTO VARATE DALLA GIUNTA FORMIGONI SONO ILLEGITTIME

A suo tempo avevamo debitamente avvertito con interrogazioni  che le linee guida varate tre anni fa dalla regione Lombardia, fortissimamente volute dal suo presidente Roberto Formigoni  erano un accrocco illegittimo e illegale: che era inaccettabile che una materia così delicata come l’aborto potesse essere disciplinata differentemente sul territorio individuale e che le Regioni potessero stabilire le condizioni per l’accesso alle tecniche abortive. Si trattava, e l’abbiamo detto inascoltati, di linee guida in evidente contraddizione con la legge 194 sull’aborto. Alle nostre interrogazioni e ai nostri atti parlamentari non è mai stata data risposta, comportamento usuale per un governo “latitante”; così abbiamo dovuto attendere tre anni e l’intervento del TAR che finalmente ha ripristinato legalità e il buon senso.

La sentenza del TAR è inequivocabile: il termine fissato dalla giunta Firmigoni delle 22 settimane contrasta con la legge nazionale. Ora ci attendiamo le consuete geremiadi degli esponenti del centro-destra, che denunceranno una inesistente “invasione di campo”; prima hanno “tradito” la legge, ora si scaglieranno contro chi quella legge la vuole applicata secondo lo spirito del legislatore. Speculatori prima, speculatori ora. Per parte nostra, un grazie agli avvocati Vittorio Angiolini, Ileana D’Alesso e Marilisa D’Amico, che con ammirevole costanza e caparbietà lodevole conducono da tempo battaglie a favore dei diritti di tutti contro gli abusi, le prepotenze e le arroganze degli zuavi pontifici professionisti in servizio permanente attivo.

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