STRUTTURA LAGER DI ITTIRI, FARINA COSCIONI: FARE PIENA LUCE SULLE CONNIVENZE E LE COMPLICITA’

Le notizie che giungono, ora dopo ora, da quell’ autentico lager sanitario che è stata la struttura di Ittiri non possono che sconvolgere e inquietare, anche chi, come me che da anni mi occupo degli abomini che si consumano in nome della salute.

Ho già provveduto a presentare un’interrogazione urgente al ministro della Salute, e chiedo che ne venga a riferire in tempi brevi in commissione Affari Sociali.

Mi auguro che su questa vicenda magistratura e investigatori sappiano e possano fare piena luce in tempi ragionevoli. Ci sono tuttavia aspetti, in questa sconcertante vicenda, che non possono essere solo “affare” giudiziario. La pseudo-struttura sanitaria del dottor Giuseppe Dore ha contrabbandato e “venduto” per tanto tempo truffe e violenze, spacciandole per medicina e assistenza. Ha creato un lager facendo uso di raffinate strategie di marketing e buone relazioni politiche, e ha potuto, con le sue terapie pataccare, realizzare conspicui guadagni.

Come é stato possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia accorto, nè abbia denunciato le truffe, i maltrattamenti ai disabili mentali, i veri e propri sequestri di persona che si consumavano, le gravi lesioni personali ai malati?

L’imbroglio si celava dietro una onlus fondata nel 2011; esisteva un sito che pubblicizzava e decantava i prodigi delle “terapie” praticate;

Ripeto: come è stato possibile che per tutto questo tempo i pazienti siano stati sottoposti a percosse, torture, privazione dei farmaci di cui avevano necessità, siano stati sottoposti a un indicibile calvario, e nessuno degli organi preposti alla vigilanza e al controllo abbia battuto ciglio, si sia accorto di nulla?

Eppure si tratta di una struttura che beneficiava di consistenti contributi da parte della regione Sardegna; eppure era stata stipulata una convenzione con la ASL di Sassari; per questo chiedo al ministro della Salute di attivarsi perchè sia fatta piena luce sull’indubbio fitto reticolo di complicità e, connivenze su cui i responsabili del lager di Ittiri potevano contare e beneficiare.

Chiedo inoltre al ministro se non ritenga opportuno e necessario avviare al più presto un’inchiesta.

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