Sottotitoli e audiodescrizioni: il prossimo Festival di Roma sarà per tutti

ROMA – Nel 2010 il Festival internazionale del film di Roma aprirà le porte anche ai disabili sensoriali. È questo il risultato più importante della protesta messa in campo, nei giorni scorsi, da alcune associazioni di persone sorde e cieche, che hanno denunciato la mancanza di sottotitoli nei film italiani e di audiodescrizioni per gli spettatori non vedenti. Una protesta che ha dato vita, domenica scorsa, a un incontro tra le stesse associazioni – Blindsiht, Federazione nazionale sordi, Consequenze e associazione Luca Coscioni – e gli organizzatori del Festival, primi fra tutti il presidente della Fondazione Cinema per Roma Gian Luigi Rondi. Da questo confronto è nato l’impegno, da parte dello stesso Rondi, di allestire, già dalla prossima edizione, servizi dedicati ai disabili sensoriali, quali appunto i sottotitoli e le audiodescrizioni

Un’iniziativa, questa, che potrebbe aprire uno spiraglio nella più ampia questione dell’accessibilità ai servizi culturali a Roma e in Italia. Diverse le azioni che saranno messe in campo nei prossimi mesi dalle associazioni, per rendere i film e le sale accessibili a tutti. Innanzitutto, l’associazione Luca Coscioni darà il via ad una raccolta di firme per un’interrogazione popolare al sindaco alemanno, affinché siano forniti alle sale della capitale i servizi adatti ai disabili sensoriali, ma anche perché sia istituito un organismo permanente, non politicizzato, che si occupi di accessibilità alla cultura.

Sempre l’associazione Luca Coscioni chiederà all’Anica di impegnarsi per la diffusione della sottotitolatura dei film: una questione fondamentale, questa, che rischia di urtare le sensibilità culturali degli italiani, poco avvezzi alla visione di film sottotitolati. La Regione Lazio, da parte sua, discuterà nel prossimo consiglio una legge per lo stanziamento di fondi da destinare all’adeguamento delle sale per i disabili sensoriali, mentre è stata già approvata una legge per i disabili motori. A livello nazionale, infine, la deputata Maria Antonietta Farina Coscioni ha intanto chiesto al ministro dei Beni culturali che siano previsti i sottotitoli per ogni opera cinematografica che riceve il finanziamento pubblico. (Chiara Ludovisi)

(19 ottobre 2009)

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