SLA. Prosegue il digiuno di lotta e dialogo di Maria Antonietta Farina Coscioni

Prosegue il digiuno di lotta e di dialogo di Maria Antonietta Farina Coscioni, cominciato domenica 20 giugno, per garantire ai malati di Sclerosi laterale amiotrofica l’assistenza cui hanno diritto e che è loro negata; in primo luogo l’aggiornamento dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza e il nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili che è fermo dal 1999. A novembre c’era già stato uno sciopero della fame di Maria Antonietta e di decine di militanti radicali e di malati di Sla. Si chiede al governo di rendere operante l’approvazione della nuova versione dei Lea e del nomenclatore; di comunicare 1’effettivo utilizzo dei finanziamenti stanziati per i “comunicatori” di nuova generazione, regione per regione; di renderne accessibili a tutti, anche su Internet, le modalità di utilizzazione, individuando dei responsabili regionali cui gli utenti possano riferirsi; di verificare le condizioni di assistenza anche domiciliare nelle varie regioni; di assumere le iniziative di competenza anche attraverso poteri commissariali, affinché sia garantito ai cittadini affetti da Sla o da patologie simili e alle loro famiglie l’esercizio dei diritti costituzionali di espressione del pensiero, e una assistenza adeguata. Firmata da decine di parlamentari di diversi schieramenti, una mozione chiedeva al governo di provvedere “entro il 2009”.

 

Oggi una trentina di deputati di tutti i gruppi parlamentari hanno sottoscritto un’interpellanza urgente di Maria Antonietta Farina Coscioni. Il Governo e i ministri dell’Economia e della Salute, al momento,osservano un granitico silenzio, un’offensiva indifferenza.

Il testo dell’interpellanza urgente

 

Al ministro dell’Economia e del Tesoro,

premesso che:

dal momento dell’insediamento ormai due anni fa  il  governo e in particolare il ministro della salute è sollecitato dall’opposizione, dalle associazioni dei malati, dagli operatori del settore a definire ed approvare i  nuovi livelli essenziali di assistenza che devono garantire in modo omogeneo sul territorio  cure  adeguate, assistenza domiciliare e residenziale, la definizione degli ausili e il nuovo nomenclatore a malati e disabili;

che in data 23 ottobre 2009 è stato firmato il nuovo patto della salute tra governo e regioni e quindi non ci dovrebbero essere ulteriori ostacoli all’emanazione del dpcm;

che particolare rilievo ed urgenza hanno assunto  le richieste pervenute dai malati affetti da gravi patologie invalidanti le cui difficili condizioni di salute non permettono ulteriori dilazioni;

che in data 20 giugno 2010 l’on. Maria Antonietta Farina Coscioni, ha iniziato uno sciopero della fame di dialogo in continuità con  l’ iniziativa del 7 novembre 2009, – sette mesi fa, dunque! – quando alcuni malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, i Signori Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra e Claudio Sabelli, decidono di intraprendere uno sciopero della fame, e così  denunciare di essere costretti a vivere una situazione al limite della disperazione, senza aiuti economici adeguati e l’assistenza di cui hanno pur diritto. Iniziativa di cui ha dato conto con lettera inviata  ha inviato allo stesso ministro del Tesoro e dell’Economia;

che nella risposta ad altra interrogazione in aula nella seduta del 23 giugno ’10 il ministro Fazio ha dichiarato che quanto di competenza del suo ministero , ed in particolare l’accordo con le regioni, è  stato completato nel febbraio di quest’anno e che la bozza di Dpcm di revisione dei livelli essenziali di assistenza contiene numerose innovative disposizioni che potrebbero significativamente migliorare le condizioni di vita di molti pazienti, in particolare contiene gli attesi adeguamenti nel settore delle protesi e degli ausili compresi quelli necessari per la comunicazione interpersonale;

che nel frattempo il governo ha presentato una impegnativa manovra economica che prevede rilevanti tagli alle regioni che non potranno non incidere sulla sanità e sulla salute dei cittadini;

si chiede:

se corrisponda al vero quando affermato dal Ministro Fazio nella seduta del 23 giugno;

se risponda al vero che il Ministro dell’Economia ne sta valutando la congruità della spesa e in caso affermativo, cosa ostacoli l’apposizione della firma da parte del ministro del tesoro al Dpcm contente i nuovi livelli essenziali di assistenza.

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