PERCHE’ IL MINISTRO DELLA SALUTE E LA COMMISSIONE AFFARI SOCIALI SONO ESCLUSI?
“Tutto il mondo discute, dibatte, sia pure con grave ritardo, di quella vera e propria “bomba” devastatrice costituita dall’Ilva di Taranto. “Bomba” denunciata da Pannella sin dai primi anni ’80 e attraverso diverse interrogazioni parlamentari e specifiche iniziative politiche, e di cui finalmente si è acquisita consapevolezza, grazie all’intervento di alcuni magistrati che hanno applicato la legge. C’è tuttavia una vistosa esclusione, che va sottolineata e di cui va chiesto conto. Il ministro della Salute Balduzzi, infatti, viene escluso dai tavoli governativi, parlamentari, politici, istituzionali in genere eppure tra i suoi compiti vi è anche quello di interventi per la tutela della salute degli abitanti di Taranto.
Esclusione anche della Commissione Affari Sociali della Camera, che istituzionalmente si occupa di salute, medicina e politiche sociali, e che non risulta tra le convocatrici dell’audizione del ministro dell’Ambiente Clini, e lascia che la questione Ilva sia di esclusiva competenza delle commissioni Attività Produttive e Ambiente. Perché? La vicenda ha certamente implicazioni legate al lavoro e alla produzione; ha sicuramente un enorme impatto ambientale. Ma con la sua quantità di tumori accertati e che verranno, la bomba Ilva dovrebbe essere anche competenza e materia di lavoro per la commissione Affari Sociali, in tema di salute. Perché questo aspetto viene eluso ed escluso dal dibattito? Perché, tra i ministri che sono accorsi (finalmente!) a Taranto, il ministro Balduzzi non c’era?
A cosa si deve questa formale esclusione da un dibattito che è divenuto pubblico solo e soltanto a seguito di una questione sociale chiamata salute e che, in quanto tale, è di interesse della magistratura?
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