MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI: UN APPELLO AGLI STUDENTI CHE MANIFESTANO A TORINO PERCHE’ ADOTTINO STUMENTI DI RIGOROSA LOTTA NONVIOLENTA. LE LORO BUONE RAGIONI NON POSSONO ESSERE ANNULLATE DAL COMPORTAMENTO IRRESPONSABILE E VIOLENTO DI UNA MINORANZA


“Quali che siano gli obiettivi e le ragioni della manifestazione e delle proteste degli studenti a Torino, dove è in corso il vertice sull’istruzione superiore alla presenza di 40 rettori provenienti da 19 paesi del mondo, niente e nessuno può e deve giustificare e legittimare azioni violente, singole o di massa che siano.
Dovrebbe essere interesse degli studenti per primi, dare vita a manifestazioni rigorosamente nonviolente. Rivolgo dunque un appello al movimento degli studenti: è necessario, urgente, importante che nelle rivendicazioni e nelle azioni di lotta siano adottate modalità improntate alla più rigorosa nonviolenza. Rovesciare cassonetti della spazzatura, paralizzare il centro storico della città, costringere i negozianti ad abbassare le saracinesche, serve solo ad alienare simpatie alla causa che si intende promuovere e valorizzare.

Le buone ragioni degli studenti non devono e non possono essere annullate dal comportamento violento di una minoranza. I mezzi di comunicazione spesso “premiano” i comportamenti violenti, e mortificano quelli nonviolenti come per esempio, sta accadendo in queste ore a Marco Pannella, impegnato in uno sciopero della fame e della sete, una difficile azione di “dialogo” per il rispetto della legge e del diritto violato, del nostro diritto di conoscere e poter giudicare. In questo evidentemente c’è una grande responsabilità dei mezzi di comunicazione. Questo non può che costituire un ulteriore sprone a continuare nella lotta nonviolenta intrapresa: i mezzi qualificano i fini e alla fine la nonviolenza più della violenza, “paga”.

 

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