Intervista a M.A. Farina Coscioni: “RISPETTARE LE VOLONTA’ SE E’ UNA SCELTA LIBERA”
Dunque?
«Dunque non si deve pensare che noi favorevoli all`eutanasia siamo lì pronti sempre a spingere un bottone o a staccare una spina. È importante valutare le condizioni di volontà di chi chiede questo gesto estre- mo. Così abbiamo fatto noi radicali per Piergiorgio Welby. Così venne fatto anche per mio marito Luca».
E nel caso dì Contrada?
«E evidente che fin quando rimane dentro una prigione non ha senso parlare di una scelta di libertà».
Allora?
«Facciamo uscire Bruno Contrada dal carcere. E soltanto una volta fuori si può vedere se reitera la sua richiesta. Seda sua scelta di eutanasia è davvero sentita. Libera».
Se anche fuori dal carcere Contrada chiedesse l`eutanasia?
«Allora sì, sarebbe da rispettare la sua libera volontà. Ed è su questo che il mondo politico deve riflettere. Deve darsi una smossa. Noi avevamo preparato un`inchiesta sull`eutanasia clandestina, ma ci è stata bloccata sul nascere. Una vera ipocrisia».
Ipocrisia?
«Sì, perché si sa che l`eutanasia clandestina esiste ed è diffusa. L`unica ricerca che esiste in Italia ed è di alcuni anni fa è della Fondazione Floriani. Dice che su 386 medici di malati terminali, il 39% aveva ricevuto richieste della dolce morte».
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