I Radicali: “A Venezia pazienti morti e vivi nelle stesse stanze”

Ai malati oncologici terminali, afferma Coscioni in una nota, ”resta solo il diritto di essere assistiti con cure palliative e di accompagnamento. A Venezia – sottolinea – l’unica struttura è costituita dall’hospice del Fatebenefratelli, con appena otto posti letto. Per tutti gli altri in attesa, ci sono solo due possibilità, ovvero tornare a casa con l’assistenza domiciliare, oppure restare in reparto, in attesa della morte senza riparo e discrezione, perché il reparto ovviamente deve funzionare”. L’unica, reciproca protezione, denuncia l’esponente radicale, ”è costituita da una tenda azzurra che però non copre nemmeno tutto il letto. E in quegli spazi, spesso sono costretti a convivere malati terminali e malati deceduti”. Non esiste neppure una stanza del “commiato”, anche se potrebbe essere predisposta in tempi celeri: ”tutto – conclude Coscioni – è bloccato, infatti, da ostacoli burocratici”.

Fonte: Blitzquotidiano.it

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