Disabilità. Alla Camera dei Deputati il caso della bambina down di Pescara discriminata a “Gardaland”
Una mozione nei confronti del governo è stata presentata, mercoledì scorso, dal deputato del Pd,Maria Antonietta Farina Coscioni, in merito alla storia della bambina down pescarese discriminata a Gardaland. La questione era stata raccontata dai quotidiani locali e da agenzie specializzate come www.superabile.it e redattoresociale.it a fine agosto e riguardava l’episodio subito dalla famiglia del magistrato pescarese Aldo Aceto, presidente dell’associazione Pianeta Down. Alla sua bimba di 8 anni era stato impedito di salire su un’attrazione, la Monorotaia, il trenino che lentamente percorre il perimetro del parco. Ora la questione è arrivata alla Camera dei Deputati anche perché sembra essere non l’unico: “Sono state raccolte decine di testimonianze di persone con sindrome di Down fermate al momento di accedere alle giostre”, si legge nella mozione di Maria Antonietta Farina Coscioni. “A riprova del fatto che la discriminazione avviene sulla base dei tratti somatici, c’è la testimonianza del padre di una ragazza cerebrolesa”.
La persona citata nel testo firmato dalla Coscioni sarebbe “molto più fragile emotivamente e limitata intellettivamente di una ragazza con la sindrome di Down” e “ha potuto scorrazzare su e giù in tutte le attrazioni che noi abbiamo ritenuto adatte a lei, perché la sua disabilità non è visibile a un esame sommario». La mozione è stata firmata da altri cinquanta deputati. Si tratta di un atto di indirizzo nei confronti del governo affinché assuma «iniziative per garantire la cessazione tempestiva della situazione di discriminazione, ed effettui un monitoraggio sull’accessibilità dei parchi di divertimento nazionali da parte della clientela con disabilità”.
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