Vaccino A/H1N1, pronte 500mila dosi
“La probabilità che il virus muti in una forma più perniciosa è nelle mani di chi non applica la prevenzione, ma soprattutto di chi non si vaccinerà, in particolar modo i giovani”, ha precisato il premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier. Secondo Montagnier, comunque, “con l’arrivo dei primi freddi le misure adottate fino ad ora per evitare il contagio non saranno più sufficienti e sono proprio i giovani a non avere il sistema immunitario pronto a difendersi”. Proprio per queste ragioni, ha invitato tutti a assumere papaya fermentata e ricchi piatti di frutta e verdura, evitando i grassi saturi, l’alcol e tabacco. “Al momento opportuno – ammonisce – nessuno dovrà evitare però la vaccinazione”.
Della stessa opinione è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università statale di Milano, secondo cui occorre evitare che proprio i giovani, che frequentano le scuole e che hanno una vita sociale intensa, diventino gli “untori, una vera e propria bomba biologica”. Il 40% dei casi di influenza, ricorda Pregliasco, avviene proprio nella fascia 0-14.
Per quanto riguarda i vaccini, Fazio ribadisce che “saranno consegnati entro il 15 novembre, anche se probabilmente potrebbero essere a disposizione dal 15 ottobre”. Di qui l’invito alle mamme italiane “di mandare tranquillamente i loro figli a scuola perché è stato organizzato un sistema di monitoraggio per limitare al massimo i rischi”. Quanto alla vaccinazione dei più piccoli, Fazio chiarisce che “non esiste una valutazione completa per i ragazzi sotto i 18 anni e per le donne in stato di gravidanza. Abbiamo chiesto come comportarci al Consiglio superiore di sanità dove siedono i massimi esperti italiani. A febbraio, comunque, quando saranno completati i test, vaccineremo anche i più giovani”.
Chiede invece la priorità per le donne in gravidanza per l’accesso al vaccino il radicale Silvio Viale, perché “devono poter potenzialmente proteggere anche i neonati”. E sempre dai radicali arriva un’altra richiesta. “Occorre interrompere questo clima di psicosi creatosi dopo la morte del paziente di Napoli – afferma la deputata Maria Antonietta Farina Coscioni – con una adeguata e urgente campagna di informazione e chiedo che il ministero della Salute se ne faccia carico”. Secondo la Federazione degli ordini dei farmacisti (Fofi), comunque, l’allarme mediatico da influenza A non ha provocato nei cittadini alcuna corsa ai farmaci antivirali. E sottolinea: ”l’accaparramento è irrazionale perché questi farmaci non hanno una funzione preventiva ma vanno assunti solo dietro prescrizione medica quando l’influenza è in atto”.
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