Sanità, pazienti campani malati di tumore non saranno curati in Umbria
All’ospedale di Perugia, infatti, a una paziente salernitana in trattamento chemioterapico non e’ stata eseguita la terapia a causo del contenzioso tra Regioni. La donna, che avrebbe potuto curarsi solo a sue spese, e’ stata rimandata a Salerno senza informazioni su centri di riferimento. Per Farina Coscioni si tratta di “una vicenda scandalosa, e che non credo sia esagerato definire un vero e proprio attentato alla vita di un’incolpevole paziente gravemente malata. Ne chiamo a rispondere formalmente il ministro, ma anche il presidente della Regione Umbria, dal momento che in quella Regione ancora non e’ stato nominato il nuovo assessore alla Sanita’, e il presidente ricopre l’incarico ad interim. Non e’ tollerabile che se i conti sono in rosso, a pagarne le conseguenze siano i pazienti”. E’ invece quello che accade “alla signora De Prisco, messa alla porta dal reparto di Oncologia dell’ospedale di Perugia dove era in trattamento chemioterapico perche’ – questa e’ stata la spiegazione – la Regione Campania non paga i mille euro necessari per la sua terapia”. “La signora – precisa Farina Coscioni – affetta di tumore polmonare, se vuole continuare la terapia deve pagare di tasca sua. I funzionari di Perugia hanno comunicato agli interessati che i pazienti provenienti dalla Campania, e specificatamente dalla Asl di Salerno, sono praticamente inseriti in una ‘black list’, e dal momento che non vengono effettuati i rimborsi delle prestazioni in day hospital, da febbraio tutto sara’ bloccato. Questa gestione burocratica e meccanica della salute non e’ assolutamente accettabile, e confligge con l’elementare e costituzionale diritto del cittadino alla salute. Se la Regione Umbria ha dei contenziosi con la regione Campania e la Asl di Salerno, questi non possono essere risolti penalizzando i cittadini e pregiudicando il loro diritto alle cure di cui hanno necessita’”, conclude.
Fonte: Lunaset News
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