“QUANDO RIFIUTAI UNA PROPOSTA INDECENTE”

Alla fine delle giornate di raccolta firme per il referendum sulla procreazione assistita, nel 2004, un conoscente si offri’ di riaccompagnarmi a casa. Era una persona che frequentavamo regolarmente con Luca mio marito (presidente dei Radicali italiani, morto di sclerosi laterale amiotrofica). in auto, quest’uomo si paleso’ in tutta la sua insistenza, fino ad appoggiarmi una mano sulla gamba. Eravamo soli, in un percorso ancora lungo. Mantenni la calma, ma a casa ne parlai con Luca. Decidemmo di non denunciare la cosa poiche’ era padre di tre figli. La sensazione più’ forte allora fu di stordimento per quella che era stata una proposta doppiamente indecente. Oltre al gesto, mi indigno’ il suo ragionamento. Era come se, secondo lui, stando con Luca, paralizzato su una sedia a rotelle, alla mia vita mancasse l’aspetto sessuale. Che amassi mio marito poco importava. Non l’ho più visto, per fortuna neppure al funerale di Luca, due anni dopo.

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