Ogm: Futuragra, mais Fvg resistente e non ”contamina”

Le analisi sono state svolte da Tommaso Maggiore, gia” Ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee dell”Universita” di Milano, e da Roberto Defez, ricercatore presso il Cnr. “I risultati sono interessanti – ha detto Maggiore – e confermano i valori gia” rilevati in Italia nel corso di diverse prove sperimentali. Come previsto, gli ibridi Ogm non hanno presentato nessuna traccia di attacco di ”Ostrinia nubilalis”, il lepidottero comunemente noto come piralide che infesta le coltivazioni di mais tradizionale e genera micotossine estremamente tossiche per l”uomo. Ancora piu” importante e” quanto emerso sulla commistione da fecondazione.

Oltre i 15 metri dalla fonte di emissione non si riscontra inquinamento da polline. Questo significa che per ottenere la coesistenza e” sufficiente bordare i campi di mais geneticamente modificato con un massimo di 20 metri di ibridi non Ogm, una superficie che va mantenuta anche per evitare di favorire lo sviluppo di resistenze nelle popolazioni di Ostrinia nubilalis”.

Per Defez “bisogna precisare che le analisi effettuate sul campo di Vivaro hanno uno scopo puramente dimostrativo, da cui non possono emergere valori scientifici assoluti ma solo prove di campo comparative su una realta” aziendale. Per valutare le varieta” piu” adatte all”ambiente italiano e” infatti fondamentale prendere in considerazione contemporaneamente vari materiali genetici da piu” localita” e portare avanti una vera e propria sperimentazione sul campo, che in questo momento in Italia – ha concluso – e” totalmente azzerata”. (ANSA).

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