Minacce di morte a Caterina Simonsen: significativo silenzio dei sedicenti “animalisti”

“Le minacce, gli insulti e gli “auguri” di morte contro Caterina Simonsen, sono l’epifenomeno di una dissennata campagna di criminalizzazione contro chi è favorevole alla sperimentazione animale e alla libertà di ricerca. Da tempo segnalo come i sedicenti difensori e “amici” degli animali facciano uso di espressioni da teppista, quando non pongono in essere comportamenti che andrebbero penalmente perseguiti. Al contrario, sono presentati come eroi, mentre scienziati e ricercatori – cui dobbiamo gratitudine per il loro lavoro e le loro scoperte – vengono descritti come emuli del dottor Mengele, sadici torturatori il cui scopo sarebbe solo quello di infliggere inutili sofferenze. E’ un processo falsificante che si consuma da anni, frutti di una campagna di odio e disprezzo che viene da lontano. Fatalmente si raccoglie quello che si semina. Non mi sorprende che Caterina Simonsen sia destinataria di messaggi e “auguri” di morte. Piuttosto dovrebbe far pensare il silenzio di tanti sedicenti difensori “animalisti”, che non sentono come un dovere imperativo dissociarsi e denunciare questi comportamenti, non abbiano inteso esprimerle una parola di solidarietà e di affetto.

Per fortuna Caterina dimostra di avere in sé quelle risorse e quelle energie che le consentono di superare anche questo, oltre le durissime prove che la vita le impone. Da Caterina, dalle sue parole, dal suo “fare”, ci viene una grande lezione di coraggio, di dignità e di umanità. Voglio credere e sperare che se ne sappia fare tesoro. Sarebbe bello e significativo, per esempio, che la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia De Biasi inviti Caterina a partecipare al secondo appuntamento su ricerca scientifica e sperimentazione animale del prossimo 14 gennaio a Roma…”.

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