MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI, DEPUTATA RADICALE: CONTRO ENGLARO UNA TERRIFICANTE CAMPAGNA DI FANGO, INSINUAZIONI E INFAMANTI SOSPETTI.

Eluana ora finalmente è libera, la sua volontà è stata rispettata, non è più prigioniera di un corpo che non riconosceva. Contro questa libertà, questo diritto al rispetto della propria volontà, si è mobilitato il “partito” non della vita, ma del dolore, della sofferenza ad oltranza. Si sono raggiunti livelli inauditi: ancora in queste ore è una valanga di insinuazioni e affermazioni mostruose, volgari, terrificanti, contro Beppino Englaro, additato come il carnefice della figlia, e contro di noi, che ci siamo battuti perché la volontà di Eluana fosse rispettata. Tutto ciò è accaduto ed accade con la compiaciuta, attiva complicità di una sedicente informazione che ha speculato sul dolore e sulla sofferenza. Una campagna letteralmente fatta di fango e letame. Contro tutto ciò non posso che ribadire il nostro impegno di radicali, di laici, di persone che credono e lottano per il diritto a una vita e a una morte con dignità, e per la vita del diritto.

Dunque, NO a una legge sul testamento biologico come quella che il Governo Berlusconi si accingeva a varare, strumentalizzando la vicenda di Eluana: perché è una legge contro il testamento biologico, contro il diritto della persona di poter disporre del proprio corpo e della propria esistenza, quella che vogliono imporre; NO alle ingerenze clericali e ai diktat del Vaticano; NO all’espropriazione del diritto costituzionalmente garantito di non essere sottoposti ad accanimento terapeutico se non lo vogliamo.

La differenza è tra chi, come noi, vuole assicurare diritti e facoltà; e chi, protervamente vuole imporre obblighi e doveri. E’ dunque il momento di rilanciare la sfida all’offensiva oscurantista e medioevale, e fare tesoro del patrimonio e dell’insegnamento che ci hanno lasciato Luca Coscioni e Piergiorgio Welby: una grande mobilitazione per una legge sul testamento biologico che rispetti e garantisca la volontà del malato e del cittadino, quale essa sia; per un’indagine parlamentare sul fenomeno dell’eutanasia clandestina e di massa, fenomeno che si vuole ignorare e di cui tutti sanno l’esistenza; per calendarizzazione dei progetti di legge sull’eutanasia già depositati; per risposte immediate, adeguate e concrete alle centinaia di malati di SLA e alle loro famiglie, prive di assistenza.

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