L’intervento di monsignor Fisichella pone: quello della sostanziale e secolare incapacità di saper distinguere fra la legge e il precetto morale; fra il reato e il peccato, fra la pena e la penitenza.
“Monsignor Rino Fisichella, che giusto l’altro giorno aveva sostenuto che le gerarchie vaticane non devono entrare direttamente nell’agone politico per influenzare il legislatore, clamorosamente si smentisce: partecipa a una manifestazione di partito come la scuola di formazione politica del PdL a Gubbio, e alla vigilia dell’importante dibattito alla Camera sul bio-testamento, tenta di condizionare le scelte che siamo chiamati ad assumere. Non a monsignor Fisichella, a cui nessuno comunque vuole impedire di dire quelle che sono affermazioni prive di alcun fondamento scientifico – e che si commentano da sole – ma a tutti noi, ricordo il problema che di fatto l’intervento di monsignor Fisichella pone: quello della sostanziale e secolare incapacità di saper distinguere fra la legge e il precetto morale; fra la giustizia e la legalità; fra il reato e il peccato, fra la pena e la penitenza.
La gerarchia vaticana considera il nostro paese una terra di “missione”, base territoriale dalla quale partire per una nuova riconquista del mondo “colpevole” di un pericoloso reato: si sta relativizzando. La gerarchia cattolica è soggetto politico a tutto tondo, senza più residui, e pudori; enuncia programmi di governo, pratica e favorisce inediti collateralismi.
Ci battiamo per la libertà della scienza e della ricerca scientifica, che in Italia subisce umilianti e gravi limitazioni e minacce. Ricordo che è stata varata una legge proibizionista che vieta la derivazione di linee cellulari embrionali, ma non la ricerca su queste ultime importate dall’estero. Per monsignor Fisichella gli embrioni scartati dalle cliniche italiane dove si pratica la fecondazione assistita, devono essere buttati nella spazzatura, piuttosto che crioconservarli e destinarli a studi che potrebbero aprire la speranza per salvare la vita a milioni di persone. Già solo questo dimostra chi, davvero nei fatti, si batte per la vita, al contrario di quanti, facendosi schermo con i dogmi ha per unico scopo quello del controllo dei corpi”.
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