Libertà di ricerca scientifica: solidarietà al professor Roberto Caminiti
Scoop giornalistici come quelli realizzati sul metodo Vannoni hanno insegnato poco o nulla e quindi si che prosegue in campagne che vorrebbero essere irriverenti e di “contro informazione”.
Non basta esprimere solidarietà come pure é giusto fare, al professor Roberto Caminiti fatto oggetto di una grave e inquietante aggressione ad personam e al laboratorio di ricerca della università pubblica di Roma La Sapienza, di accuse che definire pericolose e assurde é poco.
É l’intera comunità degli uomini di scienza e di ricerca che deve insorgere. É in corso l’ennesimo tentativo di una campagna frutto di pregiudizi e disinformazione che vuole vietare in Italia quello che é legale e consentito nei paesi dell’Unione Europea: la ricerca scientifica e la sperimentazione animale costituiscono ancora, purtroppo, un irrinunciabile strumento di lotta contro gravissime malattie.
Un appello va fatto ed é quello alla ragionevolezza e al senso di solidarietà verso coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto e, al contempo, un richiamo al rispetto della legalità costituzionale che garantisce libertà di ricerca scientifica in Italia. Un appello perché concretamente ci si schieri a fianco di scienziati, ricercatori, tutti insieme per la lotta alle malattie a oggi inguaribili.
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