LEGGE 40, DIFENDIAMO LE LINEE GUIDA

Per contro, nessuno degli effetti previsti è stato disatteso: riduzione delle nascite, aumento delle gravidanze plurime con i rischi che comportano, aumento dei costi, dei problemi fisici e psicologici delle coppie, distruzione degli embrioni abbandonati, forte penalizzazione della ricerca scientifica…E naturalmente accade quello che si era subito paventato: l`aumento del “turismo” procreativo all`estero. Con la legge 40, per quel che riguarda la regolamentazione delle tecniche di PMA, l`Italia riesce a totalizzare il maggior numero di divieti di tutti gli altri paesi europei messi insieme.

Nel giugno scorso l`ex ministro della Salute Livia Turco ha emanato le nuove linee-guida. Un atto dovuto perché erano scadute da dieci mesi. E così si è sanata una grave situazione di mancato rispetto della legge. Un provvedimento, per entrare nel merito, non completamente soddisfacente, anche se un passo in avanti importante è stato fatto per favorire la scelta autonoma e responsabile della donna, pur nei margini strettissimi della legge 40 e per l`eliminazione dei divieto di analisi pre-impianto che non sia limitata all`analisi osservazionale, recependo le sentenze emesse in più occasioni dalla magistratura. Un risultato cui si è giunti anche per la mobilitazione dell`Associazione Luca Coscioni e del Partito Radicale.

A quanto pare non è finita, e ci si dovrà impegnare per respingere l`offensiva che il centrodestra ha in animo di scatenare, con una mozione firmata da centotrenta parlamentari del PDL e dell`UDC, in cui si chiede che queste linee-guida siano ritirate. E` necessario e urgente rispondere a questa sfida rilanciando l`impegno perché la possibilità prevista con le attuali linee-guida, sia estesa anche a pazienti non sterili, e non solo a chi è infetto da HIV o epatite. Per queste ragioni, con numerose associazioni di malati, l`Associazione Luca Coscioni ha lanciato un appello perché le attuali linee guida non siano abrogate.

Maria Antonietta Farina Coscioni
Deputata radicale nelle liste del PD
co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica

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