I ministri Clini e Catania con un provvedimento sciagurato bloccano la ricerca scientifica

Con una decisione che non esito a definire scellerata, il ministro dell’agricoltura Catania e il ministro dell’ambiente Clini hanno disposto la distruzione dei campi sperimentali -si badi: sperimentali! – di coltivazioni transgeniche dell’ università della Tuscia.

Con una decisione, ripeto, scellerata, si distrugge una delle eccellenze della sperimentazione sugli OGM.

La decisione segue l’inquietante notizia che ben 13.000 aziende agricole cesseranno le loro attività. Aziende che chiedono per le loro colture di poter utilizzare quei programmi a medio e lungo termine che non può prescindere dalle biotecnologie.

Il provvedimento dei ministri Clini e Catania è quanto di più antiscientifico e retrogrado si possa concepire: si vieta e si impedisce perfino la sperimentazione.

A quali logiche, a quali interessi risponde e corrisponde una simile decisione? Ho presentato una interrogazione urgente al presidente del consiglio, per sapere in che ambito questa decisione è stata assunta e le ragioni che ne sono alla base.

Faccio al tempo stesso appello alla comunità scientifica perché si mobiliti contro questa decisione anti-moderna e piratesca, contro

Un provvedimento medioevale e contrario alla libertà di ricerca scientifica. E grazie a provvedimenti di questo tipo che scienziati, ricercatori, eccellenze e saperi si rifugiano all’estero, impoveriscono il paese e lo relegano ai margini dei paesi sviluppati.

La domanda che pongo è: quali inconfessabili interessi si nascondono dietro questa decisione scellerata in materia di biotecnologie in agricoltura?

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