Farina Coscioni: Ronde e squadre di vigilantes in FVG intitolate al gerarca fascista Ettore Muti?
Non posso che esprimere inquietudine e preoccupazione alla notizia – non smentita – che in Friuli Venezia Giulia sarebbe in corso l’arruolamento di “corpi di volontari” da adibire a cosiddette “ronde” da affiancare alle forze di polizia per la tutela dell’ordine pubblico che si vorrebbero intitolare al gerarca fascista Ettore Muti.
Ritengo inquietante e preoccupante in assoluto l’utilizzo delle cosiddette “ronde”. Lo Stato non può e non deve abdicare ai suoi compiti di tutela e garanzia dell’ordine pubblico e dell’incolumità dei cittadini; ritengo che sia imprudente, al limite dell’irresponsabilità, “ufficializzare” che cittadini di cui non è chiara la preparazione e l’addestramento, si vengano a trovare con criminali le cui reazioni possono provocare tragedie. Che poi vi possano essere “ronde” e squadre di “vigilantes” che esplicitamente si richiamano alle squadracce fasciste di antica ma non smarrita memoria, è qualcosa di inaccettabile, un qualcosa che il ministero dell’Interno per primo dovrebbe contrastare e reprimere; e in questo senso ho presentato l’interrogazione che segue:
Il testo dell’Interrogazione
Al ministro dell’Interno,
premesso che il quotidiano “Il Messaggero Veneto”, nella sua edizione del 21 febbraio 2009 ha riferito che ad Udine il “Movimento Sociale Fiamma tricolore ‘arruola’ un corpo di cento volontari, tutti cittadini italiani, molti dei quali esperti di arti marziali o ex appartenenti alla Forze Armate o a Corpi di Polizia per i servizi di sicurezza del territorio e intende intitolare i vigilantes al gerarca fascista Ettore Muti”;
che il sindaco di Udine Furio Honsell ha denunciato quello che ha definito “un atteggiamento non istituzionale, che sembra una carnevalata nel migliore dei casi e che preoccupa invece parecchio”;
che Ettore Muti, gerarca fascista fin dagli esordi, già segretario del Partito Nazionale Fascista, si distinse per i diversi assalti squadristi, e per l’occupazione della prefettura di Ravenna durante le operazioni della marcia su Roma;
per sapere quale sia l’opinione del ministro in relazione alla notizia sopra riportata.
In particolare se non si ritenga di dover intervenire per scongiurare che a Udine o altrove si intitolino squadre di cittadini in funzione di “ronda” a esponenti e gerarchi del fascismo;
se non ritenga di dover condividere il sentimento di riprovazione e repulsa, oltre che di preoccupazione e inquietudine, non solo degli interroganti, ma anche di larghe fasce di opinione pubblica, nell’apprendere che si potrebbero costituire squadre per la tutela dell’ordine pubblico intitolate a gerarchi e a esponenti del regime fascista;
se il prefetto sia stato allertato perché nell’apposito elenco – anche in ottemperanza della legge regionale del Friuli Venezia Giulia sulla sicurezza – siano raccolte tutte le informazioni relative ai presunti “arruolati”.
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