FARINA COSCIONI (RADICALE-PD) AL NONO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME

“Giunta al nono giorno di sciopero della fame, di fronte al persistente, pervicace silenzio del vice ministro della salute Fazio – dal quale non attendo le scuse per aver liquidato la mia iniziativa come una questioni di perdita o no di qualche chilo – ritengo opportuno e necessario fare il punto della situazione.

Il 6 novembre scorso alcuni malati di SLA sardi hanno intrapreso uno sciopero della fame, denunciando di essere costretti a vivere in una situazione al limite della disperazione, senza aiuti economici adeguati e l’assistenza di cui hanno pur diritto.

Il giorno successivo mi sono recata a Cagliari, in visita di solidarietà e sostegno a uno di questi malati in lotta, perché mi sembra doveroso assolvere anche così ai miei doveri di parlamentare, oltre che di cittadina e di militante del movimento radicale.

Ho così intrapreso uno sciopero della fame, sostenuta da quasi 400 cittadini; una lotta nonviolenta e gandhiana, finalizzata ai seguenti obiettivi:

1. rendere noto l’effettivo utilizzo dei finanziamenti stanziati nel 2007 e nel 2008 per i “comunicatori” di nuova generazione che consentono ai soggetti con gravi patologie e con compromissione della facoltà di parlare di interagire con il mondo esterno;

2. rendere effettiva ed operativa l’approvazione della nuova versione dell’assistenza protesica del nuovo Nomenclatore, in modo che sia garantita la fornitura adeguata ad ogni persona con disabilità;

3. adottare le linee guida cui le regioni si conformano nell’assicurare un’assistenza domiciliare adeguata per i soggetti malati di sclerosi laterale amiotrofica.

Giovedì scorso, per voce del vice Ministro Fazio ho scoperto che il ministero della Salute, rispondendo a una mia interrogazione, ha detto il falso: aveva infatti assicurato che la questione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) sui nuovi LEA era già approdata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Non è vero. Il Vice Ministro Fazio in Consulta ha dichiarato: “Siamo molto vicini, all’invio dei LEA alla Conferenza Stato-Regioni”. Quindi il contrario di quanto scritto il 20 ottobre. Il Ministero, insomma, ha ammesso di non aver fatto nulla, e ha promesso di investire la Conferenza Stato e Regioni nei prossimi giorni.

Basta giocare con la pelle dei malati: il ministero  deve fare quello che mentendo ha detto di aver fatto e garantisca che in Conferenza Stato-Regione si proceda rapidamente.

Nel frattempo apprendiamo di nuovi drammi di cui domani depositerò una interrogazione parlamentare. A Brindisi non viene riconosciuta, pretestuosamente, la volontà di una donna, ammalata di SLA, chiamata a decidere se continuare a vivere grazie a un intervento di tracheotomia oppure rinunciare, e accelerare così la fine delle sue sofferenze; può manifestare la sua volontà

Solo con il battito di ciglia, ma la sua volontà non viene riconosciuta. Ed inizia così una trafila avvilente e sconcertante: i medici avvisano la polizia, la polizia la procura, la procura dispone una perizia psichiatrica…

Questi sono i risultati della cultura della vita del governo dei Sacconi, dei Fazio, delle Roccelle.

Non assisteremo inerti a questo ennesimo scempio di misericordia, umanità, dignità della persona, diritto all’autodeterminazione.  Quello che accade a Brindisi è un già visto: è accaduto con Luca Coscioni, con Piergiorgio Welby, con Giovanni Nuvoli, con decine e decine di altri malati di SLA… Basta, davvero!

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