ELUANA ENGLARO: I “NIPOTINI” DEL CARDINAL BELLARMINO SCATENATI CONTRO IL DIRITTO, LA MISERICORDIA, LA PIETA’.

 

Bisognerà raccoglierle, le dichiarazioni di queste ore e di questi giorni dei “nipotini” del cardinal Bellarmino: per non smarrire la memoria, e perché le future generazioni sappiano di cosa oggi si è stati capaci di dire e di fare in nome di una pretesa difesa della vita che altro non è se non l’accanimento sempre e comunque, e la condanna alla sofferenza e al dolore sempre e comunque, anche quando non c’è speranza e scopo. In queste ore esponenti di primo piano del centro-destra, per guadagnare qualche riga sui giornali, una briciola di visibilità o peggio – per compiacere le gerarchie vaticane – hanno pronunciato frasi indegne e di cui dovrebbero provare vergogna: hanno parlato di “mano assassina”, di “omicidio”, di “boia”.

 

Rinnovo alla famiglia di Eluana la mia solidarietà, la mia vicinanza e il mio affetto per la mamma e il papà di Eluana, nei confronti dei quali si è scatenato, da mesi, ogni giorno, un vergognoso linciaggio morale. Sono d’accordo con Gianfranco Rotondi, le cui parole sono improntate ad autentiche parole di misericordia e pietà cristiana. Di fronte a questo dramma, ha detto Rotondi, si dovrebbe tacere, e chi ha fede, pregare.

 

E’ quello che auspico e chiedo, augurandomi – senza peraltro crederci troppo – che i tanti che hanno speculato sulla vicenda di Eluana recuperino una briciola di quel pudore che finora non hanno avuto.

 

Da molte parti si invoca una legge su testamento biologico e fine vita: benissimo, a patto che sia innanzitutto e soprattutto rispettosa della volontà del malato, oltreché del dettato costituzionale. Spero e auspico che tutto il centro-sinistra e la parte laica del centro-destra in questo si trovino uniti e concordi.

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