DOPO DIECI ANNI ORVIETO PROVA A RICORDARE MIO MARITO LUCA

“Ho appreso che lunedì 4 aprile, il consiglio comunale di Orvieto, tra i venticinque punti del suo ordine del giorno, discuterà anche una mozione con la quale si chiede di intitolare una sala della Biblioteca della città a mio marito, Luca Coscioni. Iniziativa lodevole e opportuna, ma non voglio celare una punta di amarezza. La mozione per decidere di intitolare qualcosa che ricordi e onori Luca giunge dopo ben dieci anni dalla morte; e si che Orvieto é la città dove Luca é nato, é vissuto, nella quale ha dedicato molto del suo impegno intellettuale e politico, dove é stato consigliere comunale e dove, infine, é morto. É dunque apprezzabile che Orvieto ricordi un suo illustre cittadino; finalmente. Peccato, inoltre, che il relativo punto della mozione sarà discussa “affogata” tra altri venticinque. Poteva essere l’occasione per un dibattito, una riflessione, un confronto serio e approfondito sulle tematiche e l’impegno di Luca; così invece, si rischia di trasformare quello che poteva essere un evento, in qualcosa di rituale e scontato. Ovviamente mi auguro di venire smentita dai fatti; e inoltre voglio augurarmi che questa mozione costituisca esempio e suggerimento anche per altre istituzioni e “luoghi”, non resti insomma confinata nel solo ambito di Orvieto. Per Luca, con Luca, e a nome dei tanti che vivono la condizione di Luca, senza volto, senza nome”.

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