Coscioni, sciopero della fame per 3 malati di Sla

Roma – Dalla mezzanotte di oggi Maria Antonietta Farina Coscioni si unisce all’iniziativa nonviolenta di dialogo intrapresa da Salvatore Usala, Giorgio Pinna e Mauro Serra, malati di Sla che hanno intrapreso uno sciopero della fame. “Viviamo senza alcuna assistenza”, denunciano Usala, Pinna e Serra in una lettera al viceministro della Salute Ferruccio Fazio. Per aiutarli la vedova di Luca Coscioni ha deciso di affiancarsi alla loro iniziativa.

Stiamo parlando di pazienti e di famiglie in situazioni spesso disperate, senza aiuti economici adeguati o assistenza: pochi minuti al giorno, quando va bene. Hanno diritto ad una vita dignitosa, ed è nostro dovere assicurargliela. Maria Antonietta Coscioni (nella foto), deputata radicale del Pd, ha già presentato diverse interrogazioni al ministro della Salute, nelle quali denuncia “la situazione avvilente nella quale Usala, Pinna, Serra e tanti malati di Sla, si vengono a trovare e patiscono”. La deputata radicale accusa: “è sconcertante che in Sardegna, come nelle altre Regioni italiane non si sia effettuata ancora una ‘mappatura’ sulla distribuzione geografica di questa patologia, istanza che avevo già sollevato due anni fa”. Secondo la Coscioni “è sconcertante quanto scrive Usala al sottosegretario Fazio: ‘Quest’anno sono morti tanti malati per abbandono e soprattutto perché, non avendo assistenza, non hanno fatto la tracheotomia’“. L’esponente radicale ritiene poi “sconcertante che uno strumento legislativo, i Lea (Livelli essenz! iali di assistenza), il Nomenclatore degli ausili e delle protesi  che non è aggiornato dal 1999, giacciano da un anno e mezzo in conferenza Stato-Regioni e ancora non ci sia traccia di un accordo”. Secondo Maria Antonietta Coscioni “E’ sconcertante – e costituisce motivo di vergogna – che in un paese che il presidente del Consiglio vanta essere la sesta potenza mondiale – ci siano trattamenti da terzo mondo per i malati di Sla”, e chiede “al Governo e al viceministro Fazio una risposta ai legittimi e giusti quesiti posti dai signori Usala, Pinna e Serra, e che non ci si trinceri in risposte formali e burocratiche, indice di sostanziale indifferenza verso un problema che riguarda centinaia di persone sofferenti e le loro famiglie”. 

Per sostenere l’iniziativa, lasciare un commento e aderire allo sciopero della fame: http://www.lucacoscioni.it/scioperofame

Fonte: Vode d’Italia

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