Assistenza ai disabili, sì bipartisan della Camera alla legge pro-familiari

Il provvedimento prevede la possibilità di prepensionamento per i familiari di un disabile grave, ma non ricomprende le categorie di insegnanti e dipendenti degli Enti locali. E’ stato approvato un ordine del giorno ‘bipartisan’, a prima firma Moffa (Pdl), che impegna il governo a includere anche queste categorie di lavoratori. Nell’ordine del giorno bipartisan, si chiede, oltre all’inclusione di insegnanti e dipendenti degli enti locali nei prepensionamenti, anche di inserire un automatismo, che ora manca, nell’accoglimento delle domande da parte della pubblica amministrazione.

Quanto alla platea dei beneficiari, ora avranno diritto ai prepensionamenti anche i lavoratori privati che potranno uscire dal lavoro con 5 anni di anticipo. Per i dipendenti pubblici la norma viene modificata consentendo di andare in pensione prima con il 70 per cento dello stipendio anzichè il 50 (come previsto dalle norme attuali).

Il provvedimento, approvato dall’aula della Camera, riferendosi solo ai familiari di disabili, esclude in pratica i conviventi. Il governo ha però accettato di accogliere come raccomandazione un ordine del giorno del Pd, a prima firma della radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, che impegna l’esecutivo “ad adottare idonei provvedimenti volti all’estensione, nel campo dell’assistenza ai disabili non autosufficienti, dei benefici lavorativi/previdenziali già previsti per i familiari, anche a persone non legate da vincoli di parentela con il disabile assistito, anche sulla base di parametri connessi con la qualità dell’assistenza prestata”.

ODG DEL PD: “FONDI AI COMUNI”. GOVERNO BATTUTO – Governo battuto nell’aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla proposta di legge in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili. Sull’ordine del giorno, a firma Lucia Codurelli, il governo aveva espresso parere contrario. I voti a favore sono stati 249, 244 quelli contrari. L’odg impegna il governo “a trasferire ai Comuni le risorse necessarie al fine di migliorare la qualità della vita, sia delle persone con disabilità gravi e gravissime, sia dei loro familiari che vivono quotidianamente la fatica della cura, spesso con scarsi supporti da parte delle istituzioni”.

19 maggio 2010

Agenzia Dire

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