solidarietà all’Associazione dei familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia

Maria Antonionietta Farina Coscioni, deputata radicale e presidente onoraria dell’associazione Luca Coscioni e i consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Vogliamo esprimere totale solidarietà all’Associazione dei familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit) da settimane in lotta e animatori di un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, per sensibilizzare istituzioni e pubblica opinione su provvedimenti che stanno gravemente penalizzando il servizio di assistenza. L’obiettivo della lotta e della mobilitazione e’ semplice e chiaro: ottenere un incontro con il presidente della Regione Lazio Polverini per illustrare la situazione di disagio che per i diretti interessati e’ diventata decisamente insostenibile.

Abbiamo presentato due interrogazioni urgenti: alla Camera dei Deputati al Ministro della Salute e una in Regione alla Presidente Polverini per chiedere iniziative urgenti in relazione a questioni e situazioni che non possono essere lasciate ulteriormente incancrenire. Vogliamo assicurare gli interessanti, le loro famiglie e le migliaia di cittadini di Viterbo e della Tuscia che cercheremo di assicurare il massimo di aiuto e sostegno perche’ gli obiettivi della loro lotta siano raggiunti e personalmente li ringraziamo per la grande prova di civismo democratico che rappresentano e a cui hanno dato corpo”

Seguono testo interrogazioni:

Interrogazione On.FARINA COSCIONI E ALTRI

Al ministro della Salute,

per sapere, premesso che:

l’Afesol nasce nel 1993, con l’intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l’esercizio dei diritti umani e civili al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualità di vita propria e dei loro familiari. Qualità intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell’abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero”;

– che da giorni l’Associazione Familiari e Sostenitori Sofferenti Psichici della Tuscia (Afesopsit), che riunisce i familiari di numerosi malati psichici, manifesta con un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle principali criticità che stanno penalizzando il servizio d’assistenza, ma soprattutto per avere un incontro con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini per illustrare una situazione di disagio che per i diretti interessati è divenuta decisamente critica;

– che tale situazione deriverebbe in particolare da una riduzione degli assistenti sociali nell’anno appena trascorso, cui dovrebbe fare seguito la perdita di ulteriori figure professionali nel 2012;

– che il presidente dell’Associazione Vito Ferrante ha fatto già pervenire a numerosi rappresentanti istituzionali regionali  un documento contenente osservazioni e proposte riguardanti le principali e più urgenti necessità del servizio di assistenza ai malati psichici su tutto il territorio provinciale;

– che, senza entrare nel merito delle proposte avanzate, appare opportuna l’apertura di una discussione costruttiva allo scopo di trovare una forma di collaborazione utile a superare i disagi e le difficoltà che i sofferenti e i loro parenti incontrano nelle loro attività quotidiane;

– che già migliaia i cittadini si sono recati in piazza del Plebiscito a Viterbo, e hanno firmato una petizione dell’associazione contro i tagli ai servizi pubblici indispensabili per garantire l’assistenza alle persone che più ne hanno bisogno;

– che tutte le istituzioni locali, dal Comune alla Provincia, hanno espresso e manifestato il loro sostegno con l’Afesopsit e gli obiettivi che sono alla base della sua mobilitazione;

– che la tenda eretta in piazza del Comune dall’Afesopsit è divenuta in breve tempo il simbolo dell’impegno di un’intera città, di un’intera provincia, dell’intera popolazione dell’Alto Lazio in difesa dei servizi pubblici, in difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della dignità di ogni essere umano, in difesa del principio fondativo della civiltà umana: il principio della solidarietà, il dovere di recare aiuto a chi ne ha bisogno, il dovere di rispettare e promuovere il bene comune e i diritti di ogni persona;

a) quali iniziative, nell’ambito delle proprie prerogative e facoltà, si intendono promuovere, sollecitare, adottare in ordine a quanto sopra esposto;

b) in particolare se non si ritenga opportuno e necessario doversi attivare perché siano esaminate e accolte le problematiche di cui l’Afesopsit si rende portavoce e interprete anche in relazione alle linee di indirizzo nazionale
per la salute mentale del ministero della Salute.

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA dei Consiglieri Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

Premesso che:

– L’”AFESOPSIT nasce nel 1993 con l’intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l’esercizio dei diritti umani e civili,  al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualità di vita propria e dei loro familiari. Qualità di vita intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell’abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero.”

– da giorni l’Associazione Familiari e Sostenitori Sofferenti Psichici della Tuscia (Afesopsit), che riunisce i familiari di numerosi malati psichici, manifesta con un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle principali criticità che stanno penalizzando il servizio d’assistenza, ma soprattutto per avere un incontro con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini per illustrare una situazione di disagio che per i diretti interessati è divenuta decisamente critica;

– tale situazione deriverebbe in particolare da una riduzione degli assistenti sociali nell’anno appena trascorso, cui dovrebbe fare seguito la perdita di ulteriori figure professionali nel 2012;

– il presidente dell’Associazione Vito Ferrante ha fatto già pervenire a numerosi rappresentanti istituzionali regionali  un documento contenente osservazioni e proposte riguardanti le principali e più urgenti necessità del servizio di assistenza ai malati psichici su tutto il territorio provinciale;

– senza entrare nel merito delle proposte avanzate, appare opportuna l’apertura di una discussione costruttiva allo scopo di trovare una forma di collaborazione utile a superare i disagi e le difficoltà che i sofferenti e i loro parenti incontrano nelle loro attività quotidiane;

– già migliaia i cittadini si sono recati in piazza del Plebiscito a Viterbo, e hanno firmato una petizione dell’associazione contro i tagli ai servizi pubblici indispensabili per garantire l’assistenza alle persone che più ne hanno bisogno;

– tutte le istituzioni locali, dal Comune alla Provincia, hanno espresso e manifestato il loro sostegno con l’Afesopsit e gli obiettivi che sono alla base della sua mobilitazione;

– la tenda eretta nella piazza del Comune dall’Afesopsit è divenuta  in breve tempo il simbolo dell’impegno di un’intera città, di un’intera provincia, dell’intera popolazione dell’Alto Lazio in difesa dei servizi pubblici, in difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della dignità di ogni essere umano, in difesa del principio fondativo della civiltà umana: il principio della solidarietà, il dovere di recare aiuto a chi ne ha bisogno, il dovere di rispettare e promuovere il bene comune e i diritti di ogni persona;

SI INTERROGA

La Presidente della Giunta regionale, on. Renata Polverini

per sapere:

a) quali iniziative, nell’ambito delle proprie prerogative e facoltà, si intendono promuovere, sollecitare, adottare in ordine a quanto sopra esposto;

b) in particolare se non si ritenga opportuno e necessario doversi attivare perché siano esaminate e affrontate le problematiche di cui l’Afesopsit si rende portavoce e interprete, anche in relazione alle linee di indirizzo nazionale per la salute mentale del ministero della Salute.

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