IN CORSO UN’OPERAZIONE CINICA CONTRO LA VERITA

E’ in pieno svolgimento un’operazione truffaldina e cinica contro la verità, volta a conferire un “diploma” pro-life a chi millanta inutilmente, da anni, questo nome, e soprattutto per conferire a noi radicali e dell’associazione Luca Coscioni, quello di “pro-morte”. In questa operazione – ripeto: truffaldina e cinica – è “normale” trovare mobilitati i “soliti noti”: “Porta a porta” di Bruno Vespa, e praticamente l’intera Rete Uno della RAI.

Questo accade perché è noto che in tutti i grandi problemi sociali ed etici, siamo sostenuti dal consenso della gente e dei loro vissuti, e – come unanimi tutti i sondaggi demosopici certificano – sono isolate le posizioni oltranziste e clericali che negano il diritto dell’individuo all’autodeterminazione e vogliono imporre a tutti e a ciascuno accanimenti terapeutici senza ragione, sofferenze inutili. Hanno bisogno di mentire e di propaganda degna di Minculpop (Ministero della Cultura Popolare).

Ricordo che un papa molto amato, Giovanni Paolo II, resosi conto che tutto era inutile, invocò di essere lasciato libero di poter “tornare alla casa del Padre”. La sua volontà venne rispettata. E’ quello che chiediamo, quello che hanno raccontato Mina Welby e Beppino Englaro, e che non doveva essere udito, ascoltato, conosciuto. Vogliamo che il paziente possa decidere e valutare, vogliamo ampliare la sfera dei diritti e delle facoltà, nessun obbligo, nessuna imposizione. Da Palazzo Chigi giunge la notizia che il governo ha proclamato “giornata per la vita” il giorno della morte di Eluana Englaro. E’ una vergogna! Veri e propri necrofili, ieri sono arrivati a sostenere che Eluana poteva, nel suo stato, procreare; quando è morta ci hanno accusato di averla assassinata…Per accattare qualche voto non arretrano dinanzi a nulla! Sono gli stessi che nulla hanno fatto per i malati di SLA e di altre gravi patologie. Da sola, con i miei compagni radicali e dell’associazione Luca Coscioni, mi sono battuta, anche con lunghi digiuni, per assicurare i fondi necessari ai Livelli Essenziali di Assistenza, e per l’aggiornamento del Nomenclatore degli ausili e delle protesi. Fondi che devono essere nella diretta disponibilità del malato, non di associazioni con il rischio di gestioni clientelari o peggio. Solo ora, che si sente profumo di elezioni, sembrano essersi accorti della questione. Ripeto: VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

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