GRAVISSIME E OFFENSIVE LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE ALLA REGIONE LOMBARDIA LARUSSA

“Gravissime e offensive le dichiarazioni antigay del Consigliere alla Regione Lombardia La Russa. Sono l’espressione di una pseudocultura che ci si augurava superata da tempo. Purtroppo si viene smentiti a cadenza pressoché quotidiana. E’ ora di dire davvero basta a questo continuo incitare all’odio nei confronti del preteso “diverso” additato per questo come “perverso”. La Russa offende migliaia di persone, e tra queste numerosi elettori del suo stesso partito, che ci si augura voglia dissociarsi da queste affermazioni. Si vergogni èer quello che ha detto, chieda scusa e impari a pensare a quello che dice, eviterà di dimostrare che la sua parola è più veloce del pensiero.

Atteggiamenti e affermazioni come quelle di La Russa costituiscono quel brodo di “cultura” da cui poi nascono manifestazioni di intollerabile violenza nei confronti dei gay, delle lesbiche e dei trans gender.

Per questo ho presentato un’interrogazione urgente, sollecitando un intervento da parte del Governo.

Segue il testo dell’interrogazione:

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute.

– Per sapere – premesso che:

  • l’assessore regionale del PdL in Lombardia, secondo quanto riferiscono agenzie di informazione e stampa, interpellato dalla trasmissione “La Zanzara” di “Radio 24” si sarebbe abbandonato a espressioni e concetti inaccettabili ed aberranti nei confronti delle persone omosessuali sostenendo tra l’altro che “’C’è anche chi è affetto da questa malattia, non è una cosa che sto dicendo io per la prima volta, non è una novità assoluta. So che è una tesi molto, molto contestata e non so se è quella giusta, ma non mi va di  metterla subito da parte e di non considerarla”;
  • non risulta, al momento, che il consigliere La Russa abbia minimamente corretto, emendato, precisato, smentito o chiarito in alcun modo le dichiarazioni che gli sono state attribuite, e questo costituisce ulteriore elemento di inaccettabile gravità;
  • dette affermazioni contribuiscono a creare nel paese e nella società un clima di intolleranza nei confronti degli omosessuali che spesso, come riferisce una nutrita casistica offerta dalla cronaca, finisce poi con lo sfociare in manifestazioni di violenza, e nulla hanno a che fare con il legittimo e intangibile diritto alle proprie opinioni;
  • che ancora più gravi appaiono queste affermazioni in quanto pronunciate da persona che ricopre incarichi istituzionali, e proprio per questo dovrebbe misurare con molta più attenzione le sue parole, pesando i possibili effetti che queste possono provocare;

quali iniziative intendano promuovere, sollecitare o adottare, nell’ambito delle proprie competenze anche mediante adeguate campagne informative, per ribadire il principio, già affermato dall’Organizzazione mondiale della sanità, che l’omosessualità non costituisce una patologia per evitare il diffondersi di atteggiamenti intolleranti nei confronti di gay, lesbiche e transgender.

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