Englaro. Assente il governo in commissione, ma c’è un perché

ROMA – “Il rinvio è dovuto a indisposizione del relatore e non certo all’assenza del rappresentante del Governo”: con una nota diramata ieri sera dal sottosegretario alla salute, Eugenia Roccella, si è chiusa un’intera giornata di polemiche e reciproche accuse tra maggioranza e opposizione in merito al rinvio del voto sul testamento biologico in commissione Affari sociali alla Camera. Ad un anno esatto dalla morte della giovane Englaro, non si è riusciti ancora infatti a licenziare il testo definitivo. E ieri la mancata presenza del governo in Commissione ha scatenato la bagharre: da una parte l’opposizione, che ha polemizzato sulla poca cura riservata all’argomento e al lavoro svolto dai parlamentari in commissione, dall’altro la maggioranza, che ha parlato di ostruzionismo. Il sottosegretario Eugenia Roccella ha voluto infatti ieri, ad un anno dal triste accadimento,  accompagnare a Lecco il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che si era recato in visita alle suore misericordine che avevano in cura Eluana Englaro, lasciando scoperta la commissione della sua presenza.

“La visita della Roccella rappresenta un illegittimo impedimento – aveva polemizzato ieri Maria Antonietta Farina Coscioni, del Pd – e peraltro se il sottosegretario voleva ricordare Eluana poteva andare sulla sua tomba o dedicarle una preghiera e non annunciare a mezzo stampa la sua visita. Inoltre anche se Roccella non c’era poteva partecipare alla seduta un altro membro del governo. Comunque l’impegno del sottosegretario non era né personale, né istituzionale. Questa è la dimostrazione di una poca cura rispetto al lavoro che si sta facendo alla Camera. Evidentemente il governo ritiene il dibattito chiuso, hanno già deciso tutto”.

Aveva poi gettato acqua sul fuoco Lucio Barani, Pdl: “Se in commissione non si va avanti non è certo per una assenza della Roccella, ma perchè l’opposizione fa ostruzionismo. E comunque ieri abbiamo incardinato un provvedimento sui giovani, il ddl Meloni, c’è anche il ministro in commissione non abbiamo certo perso tempo. Recupereremo: c’è l’intenzione di fare una seduta notturna di tre ore, probabilmente mercoledì. Tra questa e la prossima settimana dovremmo chiudere in commissione”.

Anche se, per Benedetto Della Vedova, Pdl, la visita della Roccella forse poteva essere gestita diversamente: “Poteva partecipare un altro membro del governo alla seduta della commissione – ha commentato – e comunque un rallentamento di un giorno non è un problema. Discutiamo di biotestamento da luglio”. Ma “se la visita di Sacconi e della Roccella a Lecco ha il senso della rivincita su una vicenda che si è svolta nel perimetro delineato dalle leggi e dalla Costituzione, allora è sbagliata e rischia di creare una spaccatura dentro al Pdl. È un errore, infatti – ha chiosato il parlamentare – pensare che la base del partito condivida su questo tema la visione di Sacconi”.

E ieri sera, a chiosare una giornata di accuse reciproche, sono arrivate le precisazioni del sottosegretario Roccella. “La presenza del Governo in commissione Affari Sociali nel lungo dibattito sulle Dat è stata – ha sottolineato in una nota –  sempre puntuale. Spiace invece ricordare che nessun membro dell’opposizione era presente in commissione durante la relazione del Governo sulla legge, contravvenendo a ogni regola di rispetto istituzionale. In quanto alla seduta di oggi, il rinvio è dovuto a indisposizione del relatore  e non certo all’assenza del rappresentante del Governo che può farsi sostituire. Lasciamo quindi che ognuno giudichi chi realmente strumentalizza”.

(10 febbraio 2010)

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