ALTRO CHE ETICA: L’ INCONTRO FAZIO-BAGNASCO RIGUARDAVA LA “ROBA”…

 

Il 20 maggio scorso, notizie di agenzia avevano riferito che il ministro della Salute Fazio si era recato presso la sede della curia arcivescovile di Genova, per un colloquio, non preannunciato ufficialmente; un colloquio con il presidente della CEI cardinale Angelo Bagnasco, con il quale il ministro avrebbe discusso, tra le altre cose, del nuovo ospedale Galliera, e di “altre cose…anche di etica, abbiamo fatto una carellata”.

Ora, grazie al “Secolo XIX” cui dobbiamo un’informazione puntuale e circostanziata, sappiamo la natura di tale discussione; e più che di “etica” sembrerebbe piuttosto che il ministro abbia discusso con il presidente della CEI di “roba”. Apprendiamo infatti di un “asse Fazio-Burlando-Bagnasco, e che grazie al lavorio dell’uno, all’intercessione dell’altro, il governo, nella persona del ministro Fazio, avrebbe deciso di stanziare cinquanta milioni di euro, fondi destinati in via esclusiva all’ospedale pediatrico Gaslini, retto – quando si dice la coincidenza – dalla Curia. Il Governo insomma, aumenterà i fondi regionali (in profondo rosso) vincolandoli alla struttura pediatrica. Questo il consistente “piatto di lenticchie” elargito, in cambio da una parte dell’appoggio, autorevole, delle gerarchie vaticane; dall’altra è lo “zucchero” per indorare l’amara pillola della chiusura di alcuni ospedali e strutture sanitarie giudicate “inutili”. A prescindere dal merito, è proprio la “forma” che appare inaccettabile: se chiudere o meno strutture ospedaliere, se finanziarne o meno altre, non può e non deve essere oggetto di una trattativa “privata” tra ministro, presidente della Regione, presidente della CEI.

Il ministro Fazio, a questo punto, deve venirne a riferire in Parlamento, alla commissione Affari Sociali. In altre regioni italiane si sta procedendo “manu militari” alla chiusura o al ridimensionamento di ospedali e strutture sanitarie. Ovunque si riducono stanziamenti e finanziamenti. Il discrimine per non vedersi tagliare fondi e finanziamenti è costituito dall’attivarsi o meno di cardinali ed eminenze? A prescindere dal merito, è proprio la “forma” che appare inaccettabile: se chiudere o meno strutture ospedaliere, se finanziarne o meno altre, non può e non deve essere oggetto di una trattativa “privata” tra ministro, presidente della Regione, presidente della CEI.

 

Testo interrogazione

Al ministro della Salute

 

per sapere se sia vero, come riferisce l’agenzia “ANSA” il 20 maggio 2010 il ministro della Salute ha avuto un incontro “non preannunciato ufficialmente” con il presidente della CEI e arcivescovo di Genova cardinale Angelo Bagnasco;

se sia vero che in detto incontro, presso la sede della curia arcivescovile di Genova si sarebbe parlato di Sanità “e in particolare anche del nuovo ospedale Galliera, ma anche di altre cose…anche di etica, abbiamo fatto una carellata”;

se sia usuale che il ministro della Sanità dello Stato italiano conversi con il presidente della CEI dei nuovi ospedali, e nel caso specifico, i termini e l’esito del colloquio;

perché si sia parlato con il presidente della CEI dell’ospedale Galliera;

di quali “altre cose…anche di etica” si sia parlato;

se sia vero quanto riferisce il quotidiano “Il Secolo XIX”  nelle sue edizioni del 3 e del 4 giugno 2010; e in particolare se sia vero quanto si legge a proposito di un asserito “asse Fazio-Burlasco-Bagnasco”, grazie al quale il governo, nella persona del ministro Fazio, avrebbe deciso di stanziare cinquanta milioni di euro, fondi destinati in via esclusiva all’ospedale pediatrico Gaslini, retto dalla Curia. Il Governo insomma, aumenterà i fondi regionali (in profondo rosso) vincolandoli alla struttura pediatrica;

a prescindere dal merito, è la “forma” che appare inaccettabile: se chiudere o meno strutture ospedaliere, se finanziarne o meno altre, non può e non deve essere oggetto di una trattativa “privata” tra ministro, presidente della Regione, presidente della CEI, si chiede pertanto che venga data la più ampia pubblicità dell’eventuale accordo stipulato; e se sia vero quanto si apprende dal “retroscena” della giornalista Alessandra Costante, che il ministro Fazio avrebbe fatto recapitare ai consiglieri regionali liguri e agli esponenti del PDL la raccomandazione di non opporre una particolare e determinata opposizione alla considerazione di ospedali e strutture sanitarie considerate “inutili”.

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